Pagina 1 di 1
MONO O MULTIFREQUENZA?
Inviato: lun apr 06, 2020 12:38 pm
da MarcoBotta
Ciao a tutti,sono Marco Botta,Personal trainer.
Da tanti anni lavoro in questo settore con esperienze varie.
In questo caso,vorrei un parere su questa argomentazione che “spopola”sui media!
Nonostante si evinca che....soprattutto per un hard gainer..o un ectomorfo....ad esempio, sia meglio la multifrequenza per vari motivi scientifici,io che ho 54 anni...articolazioni...che “sentono”gli anni di allenamento....e un recupero lento...vado in difficoltà col questo metodo...e con alcuni miei clienti ho notato la stessa cosa(seppur mantenendo tutti i dovuti modi di questo tipo di allenamento).
Quindi questi sono già esempi di “eccezione che conferma la regola”…un altro esempio di come all’atto pratico...si possa smentire...la scienza!
Re: MONO O MULTIFREQUENZA?
Inviato: lun apr 06, 2020 2:15 pm
da omar
Ciao Marco, in realtà le nostre esperienze non smentiscono la scienza.
L'allenamento è molto soggettivo, e più che parlare di multifrequenza o monofrequenza, in questo caso bisogna sempre entrare nel merito dell'allenamento.
dopo i 40 non recuperi più come nei 20.
Se sei abituato a serie forzate, rest pause, strapping e tutti i metodi al alta intensità(che poi sono d sto volume) e a cedimento del bb, chiaro che non puoi strutturare una scheda in multifrequenza in questo modo.
Quando inizi va bene tutto, che sia mono o multi, basta che ci si muova.
In giro si vedono schede in monofrequenza assurde con decine di esercizi tutti a cedimento, quando dopo il primo potresti già andare a casa, così come schede multifrequenza senza criterio.
se fai 4 panche a settimana con carichi sopra l'80% dell'1rm, molto probabilmente ti farai male, ma se ne fai due a settimana, una magari al 80/90% ed una al 60/70% è tutto un altro paio di maniche.
Bisogna sempre strutturare le schede in modo equilibrato, le persone che solitamente si allenano in monofrequanza, passando in multifrequenza hanno dei risultati migliori, e lo stesso vale per chi si allena sempre in multifrequanza e fa un periodo in monofrequenza, i primi perché danno più stimolo ai gruppi muscolari da freschi, i secondi perché recuperano un volume ed una intensità di allenamento magari eccessivo.
Poi c'è chi si allena con squat da 200 kg e passa, e lo stimolo di 200 kg, non è come quello di chi spinge 100 Kg, come anche uno stacco da 300 kg, rispetto uno da 140 avrà bisogno di più giorni di recupero ed anche fare questi esercizi in monofrequenza ci può stare.
Re: MONO O MULTIFREQUENZA?
Inviato: lun apr 06, 2020 9:14 pm
da TommyB1992
MarcoBotta ha scritto: ↑lun apr 06, 2020 12:38 pm
Quindi questi sono già esempi di “eccezione che conferma la regola”…un altro esempio di come all’atto pratico...si possa smentire...la scienza!
Non travisate ciò che la scienza non dice.
Le ricerche scientifiche si basano sulle medie, ciò ne consegue che c'è anche una deviazione standard.
Quindi il concetto è "se a una persona proponi un metodo di allenamento multiarticolare vuol dire che HA MAGGIOR PROBABILITà per essere funzionale all'atleta", ma ciò non vuol dire che non ci saranno soggetti che trarranno maggiori benefici dal monoarticolare.
Re: MONO O MULTIFREQUENZA?
Inviato: mar apr 07, 2020 1:18 pm
da MarcoBotta
Buongiorno a tutti!
In realtà ragazzi....la scienza nella maggior parte delle volte si smentisce da sola!!!non so se voi avete avuto la fortuna/sfortuna di iniziare questo lavoro e questi studi negli anni 90.Ecco....io vi inviterei a ripercorrere tutte le tappe delle basi scientifiche dello studio del corpo umano. Se argomenti come l’anatomia, biomeccanica....fisiologia dei movimenti ecc....sono difficilmente opinabili ad ora....quello delle tecniche di allenamento applicate al corpo umano...vengono cambiate....smentite...ribaltate...confermate....”condannate”…a più riprese!!!studiando vari metodi...leggendo...sfogliando libri di testo...riviste...articoli sul web...relatori di tutti tipi...si evince che sullo stesso argomento si smentiscono uno con l’altro....pur supportando le loro teorie con studi scientifici di tutti i tipi…eppure su qualsiasi argomento ci sono sempre varie teorie!! Cosa vuol dire questo?...che l’effettivo benessere o meno delle varie tecniche di allenamento sui corpi sono solo opinabili...si può dedurre...si può presumere....ma essere assolutisti su diete ed allenamento è utopico ragazzi!!!bisogna appunto presumere epppoi “provare sul campo”l’effettiva valenza delle teorie studiate sui libri...se ci soffermiamo a quello che “ci dice la scienza” e “santificarla” ad ogni costo secondo me è sbagliato e assai riduttivo...ripeto... io sono un esempio di tutto questo!!!(non voglio assolutamente passare per il sapientone di turno....ma credetemi..nn sono neanche un pivello sprovveduto o inesperto!).detto questo...volevo appunto scambiare opinioni ed esperienze per capire ancora di più!!!grazie,Marco.
Re: MONO O MULTIFREQUENZA?
Inviato: mar apr 07, 2020 3:02 pm
da omar
bhe Marco, è vero. Prima della scienza arriva la pratica, poi si prende quello che funziona e si cerca di capire il perchè, si sperimenta, si butta giù una teoria e si verifica.
è vero che ci sono studi che dicono tutto ed il contrario di tutto, però c'è da considerare che non tutti gli studi sono ugualmente validi.
Molto spesso nei testi divulgativi, si citano pubblicazioni senza entrare nel merito, chi legge un testo spesso non è in grado di interpretare uno studio citato, al riguardo scrissi anche un post sul gruppo del project, visto che tutti ormai parlano e sparlano di scienza e studi scientifici.
Sono convinto che la mono possa essere migliore della multi, ma bisogna considerare anche il contesto.
Per applicare la multi o la mono bisogna considerare quelle che sono le linee guida per evitare infortuni, oltre che le basi della preparazione fisica, che riporto dal mio articolo ed intervento al web science festival sul sistema immunitario(preso da una meta analisi, da un modulo di un corso per pt e da un corso di teorie dell'allenamento):
-manipolazione del volume e dell’intensità, o l’uno o l’altro o tutti e due in modo inverso (se uno aumenta l’altro diminuisce);
- Incremento del volume o dell’intensità del 5% a settimana iniziando sempre da una situazione di modesto impegno per poi incrementarlo nelle settimane;
- Prediligere frequenti e brevi allenamenti a sedute più lunghe;
- Alternare fasi dell’allenamento ad alta intensità con bassa, moderata intensità, alternare allenamenti contro resistenza (pesi, calistenics, corpo libero) con allenamenti cardio, di endurance o HIIT (per chi è già molto allenato);
-Prevedere uno scarico del volume ogni 3-6 settimane o ciclo di allenamento mantenendo l’intensità.
Poi c'è anche l'aderenza al piano di lavoro, che è fondamentale per la buona riuscita di un allenamento.
Spesso ci focaliziamo sulle differenze che ci sono nei vari metodi di allenamento, quando invece dovremmo focalizzarci sulle analogie.
Metodi diversi funzianonano perchè le basi fisiologiche dell'allenamento sono le stesse e vengono applicate ugualmente anche se non sembra.
Mentzen e Tozzi funzionavano perchè erano metodi strutturati, con progressioni coerenti ed una continuità.
Prima ci si allenava un po a sentimento, il più grosso faceva un po le cose che si sentiva: o seguendo inconsciamente quelle che ora si conoscono essere le cose basilari che funzionano e che puntualmente non funzionavano su nessun altro, oppure con le bombe.
Poi negli anni '90 c'erano dei miti che a distanza di 30 anni ancora ti chiedi come sia possibile non siano stati superati.
Io c'ero e le preparazioni atletiche erano tutte sbagliate, mentre in palestra dopo il mese di multifrequenza facevi monofrequenza a manetta con tutti i metodi ad intensità a prescindere dal soggetto, il bello è che ancora si fanno preparazioni atletiche a sentimento, il pugile non si allena con i pesi perchè si inchioda, cardio a manetta, calciatori allenati con lo squat una volta a settimana, allenamenti in stile bb anche per chi fa atletica leggera...
Nel nostro mondo purtroppo girano sempre le stesse cose e si riscopre sempre l'acqua calda, e questa moda del lo dice la scienza e citare articoli scientifici a caso, senza averli letti o compresi non è che aiuti più di tanto.
gli articoli scientifici non hanno tutti la stessa dignità e le linee guida non sono mai prese da un articolo ma da review e analisi, scritte da chi gli articoli li legge e li seleziona sulla base della validità scientifica.
Ricordo qualche tempo fa un articolo sul dimagrimento localizzato, mi si voleva vendere il workshop che spiegava lo studio.
Lo studio l'ho recuperato e letto, e le conclusioni a cui arrivavano gli autori erano contrarie ai risultati! mancava un numero significativo di partecipanti (questo purtroppo è un limite di questo tipo di studi, per questo ci sono le review che mettono insieme più pubblicazioni), la variabilità dei risultati era troppo alta, e le differenze troppo piccole, quindi io avrei concluso che se esistesse il dimagrimento localizzato non era possibile verificarlo dallo studio, al massimo c'erano delle lievi evidenze che andrebbero approfondite.
Mi sono risparmiato 40 euro.