Forum di Umberto Miletto

Ciao a tutti, non ho mai sperimentato ancora in linea diretta uno squat su rialzo. Non so perché ma non mi ha mai allettato l'idea, trovandola forse ad errore, non saprei, non particolarmente utile. Chiedo a voi quali reali differenze tecniche si ottengono invece?

La mia idea è che lo spazio tra anca e pavimento o tra anca e step o panca, in accosciata, sia la stessa.

Voi cosa mi dite?

Ciao Ilaria, lo squat sui rialzi ha senso se hai il carico al baricentro: cintura con dischi, oppure se stai mantenendo un manubrio o kettlebell, perchè in questo modo allontani il pavimento dal carico e puoi avere un ROM maggiore.

Ma se il carico non è al baricentro, concordo col fatto che non ha alcun senso.

Luca Ruggiero ha scritto: ↑

mer nov 27, 2019 12:21 pm

Ciao Ilaria, lo squat sui rialzi ha senso se hai il carico al baricentro: cintura con dischi, oppure se stai mantenendo un manubrio o kettlebell, perchè in questo modo allontani il pavimento dal carico e puoi avere un ROM maggiore.

Ma se il carico non è al baricentro, concordo col fatto che non ha alcun senso.

Capito, grazie mille Luca! In effetti l'unica utilità è se si ha un carico "pendente" allora certo che in quel caso sfrutterò l'approccio "aereo". Ma anche con kettlebell sinceramente, credo che il limite naturale dettato dalla lunghezza delle nostre braccia sia l'unica cosa che determina il margine di "atterraggio" del movimento. Il piano non è mai raggiunto ma solo sfiorato. E le braccia restano distese e non lavorano in spinta verticale. Io la penso così. Tutto ciò per dire anche ad esempio che i glutei non credo abbiano maggior benefici come invece sento dire.

Beh si sentono dire di quelle castronerie infinite, purtroppo.

Caso specifico, la tua analisi è corretta dal punto di vista meccanico, con l'aggiunta di due cose:

1. se il carico al baricentro tocca terra prima che l'accosciata sia completa, il rialzo è utile;

2. se l'accosciata non è completa, si ha una minore attivazione muscolare.

Tutto qui