Allenamento a corpo libero - cedimento si o no?
Inviato: ven apr 17, 2020 11:05 am
Buongiorno,
il mio allenamento spazia normalmente da esercizi a corpo libero a esercizi con manubri e bilanciere.
E' da un paio di giorni che guardo video sui parametri fondamentali per l'ipertrofia muscolare ossia, Volume, Intensità, frequenza.
Il mio dubbio ora sta in questo:
Con un allenamento Multifrequenza come quello che faccio io è risaputo che occorre lavorare a buffer anche perchè arrivare ad ogni serie a cedimento in esercizi quali trazioni o press è troppo traumatico a livello di sistema nervoso centrale.
Anche i vari esercizi di isometria, tipo stare appesi alla barra per le trazioni per un tot di tempo o agli anelli, per un tot di tempo, da quello che leggo, sono esercizi che risultano essere dispendiosi sempre a livello di sistema nervoso centrale.
Peccato che proprio nelle trazioni sono scarsissimo e sto imparando solo adesso a fare qualche pull up con immense difficoltà.
Idem il front level o il muscle up, esercizi questi tre (pull up, front level e muscle up) che vorrei imparare (magari un giorno) a fare.
Per imparare le trazioni alla barra eseguo attualmente sblocchi scapolari, australian rings piedi a terra, rematori con manubri, jump pull up (arrivo in alto con un salto e poi scendo piano) e isometriche in pull up cercando di rimanere il più possibile sospeso in posizione alla barra e, arrivato al cedimento o meglio allo stremo, scendendo con una negativa controllata.
Il problema è che proprio queste isometriche al cedimento, le negative controllate ad ogni serie, cozzano con il principio per cui, per creare ipertrofia dovrei , quantomeno inizialmente, fare volume lavorando a buffer.
Ho visto video di vari atleti che fanno calisthenics e tutti consigliano sempre questo lavoro in isometria e contrazione.
A questo punto mi/vi chiedo:
Occorre lavorare a buffer anche con le negative e le isometriche?
Per dire anziché stare appeso il massimo possibile in contrazione, ci devo rimanere per dire solo 4 secondi?
Lo chiedo anche perché da molti video di Umberto si richiede che le soste in contrazione siano le più lunghe possibili, 20, 30, 40 secondi il che, in un'ottica di lavoro a buffer, è esattamente il modo di lavorare opposto per fare massa.
In attesa di un vostro chiarimento,
Grazie per l'attenzione.
il mio allenamento spazia normalmente da esercizi a corpo libero a esercizi con manubri e bilanciere.
E' da un paio di giorni che guardo video sui parametri fondamentali per l'ipertrofia muscolare ossia, Volume, Intensità, frequenza.
Il mio dubbio ora sta in questo:
Con un allenamento Multifrequenza come quello che faccio io è risaputo che occorre lavorare a buffer anche perchè arrivare ad ogni serie a cedimento in esercizi quali trazioni o press è troppo traumatico a livello di sistema nervoso centrale.
Anche i vari esercizi di isometria, tipo stare appesi alla barra per le trazioni per un tot di tempo o agli anelli, per un tot di tempo, da quello che leggo, sono esercizi che risultano essere dispendiosi sempre a livello di sistema nervoso centrale.
Peccato che proprio nelle trazioni sono scarsissimo e sto imparando solo adesso a fare qualche pull up con immense difficoltà.
Idem il front level o il muscle up, esercizi questi tre (pull up, front level e muscle up) che vorrei imparare (magari un giorno) a fare.
Per imparare le trazioni alla barra eseguo attualmente sblocchi scapolari, australian rings piedi a terra, rematori con manubri, jump pull up (arrivo in alto con un salto e poi scendo piano) e isometriche in pull up cercando di rimanere il più possibile sospeso in posizione alla barra e, arrivato al cedimento o meglio allo stremo, scendendo con una negativa controllata.
Il problema è che proprio queste isometriche al cedimento, le negative controllate ad ogni serie, cozzano con il principio per cui, per creare ipertrofia dovrei , quantomeno inizialmente, fare volume lavorando a buffer.
Ho visto video di vari atleti che fanno calisthenics e tutti consigliano sempre questo lavoro in isometria e contrazione.
A questo punto mi/vi chiedo:
Occorre lavorare a buffer anche con le negative e le isometriche?
Per dire anziché stare appeso il massimo possibile in contrazione, ci devo rimanere per dire solo 4 secondi?
Lo chiedo anche perché da molti video di Umberto si richiede che le soste in contrazione siano le più lunghe possibili, 20, 30, 40 secondi il che, in un'ottica di lavoro a buffer, è esattamente il modo di lavorare opposto per fare massa.
In attesa di un vostro chiarimento,
Grazie per l'attenzione.